Il Turista e il Territorio
Ultima modifica 2 maggio 2024
Sant'Ambrogio sul Garigliano è uno degli ultimi paesi della provincia di Frosinone al confine con la provincia di Caserta. Infatti ci si arriva, sia provenendo dalla superstrada che collega Cassino con Formia e sia dall'autostrada del Sole che esce a San Vittore del Lazio e girando a destra.
Da emtrambe le strade, mano a mano che ci si avvicina al paese, si comincia a scorgere la sua chiesa che sta in alto proprio in cima alla collina dove è appollaiato il paese. Quando si arriva infatti nella piazza centrale, su in alto, il panorama che compare ai vostri occhi è da mozzafiato. Nelle giornate di sole, quando il tempo è bello e l'aria è tersa, si può ammirare tutta la valle del Liri e i monti tutti intorno. Montecassino è proprio di fronte, su in alto e ricorda il Santo, ma anche la guerra, i morti, la distruzione e le pene che proprio la sua formidabile posizione geografica ha generato. Il paese faceva infatti parte della Linea GUSTAV ed è stato nel teatro del conflitto della seconda guerra mondiale, quando i Tedeschi hanno cercato di fermare l'avanzata delle Forze Alleate dirette a Roma. Oggi il paese fa parte della linea della Memoria e all'ingresso del centro storico ci sono le opere d'arte che ricordano i caduti di quella tragica guerra.
Il territorio è però risorto, nella pianura si ergono alti e fitti gli alberi di pioppo che trovano qui l'acqua sufficiente per nutrirsi. Negli slarghi tra gli alberi, una coltivazione di girasoli, granoturco e grano danno un colore meraviglioso al panorama. Un turista che abbia voglia di rileggere la storia, visitare i percorsi di guerra, visitare l'Historiale a Cassino e l'Abbazia, trova qui un'oasi di pace e può mangiare i prodotti genuini della terra, camminando sulla riva del fiume Garigliano che qui nasce dalla fusione tra il fiume Liri e il fiume Gari.
Storia
Il territorio proprio per i fiumi che l'attraversano e lo rendono estremamente fertile è stato sede di diverse popolazioni che si sono succedute nel tempo. Dopo la presenza dei popoli italici: Sabini e Sanniti e il passaggio dei Romani e dei Longobardi, si avvia la costituzione della città al tempo dell'abate Richerio, nel XI sec.d.c.. Il territorio era stato infatti donato dai Longobardi ai monaci benedettini che prima costruirono le "celle monastiche" e poi cinsero le città per difenderle dai Normanni.
Nel 1862 il paese prende il nome di Sant'Ambrogio sul Garigliano.